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Storia

DALLE ORIGINI AGLI ANNI ’50

Nei primi mesi del 1926, Mario Biagioni ed un gruppo di giovani locali, ottenuto il permesso dalla Società Mineraria, iniziarono i lavori per la realizzazione di un campo di calcio in località Piandicolle.
Fu costituita una squadra che prese il nome di “AUDACE”.

Gli spalti naturali (1927)

Gli spalti naturali (1927)

Gruppo Sportivo Minerario (GSM) - I rossi e i verdi

GSM.  I rossi e i verdi

Il 3 dicembre 1926, vigilia della festa di Santa Barbara, fu fondata la società SMEV sotto la spinta della Società Mineraria.

Il 21 aprile 1927 fu inaugurato un nuovo campo sportivo in località “Rondine”.

Le prime maglie furono di colore bianco, divennero nere per un breve tempo, diventarono finalmente di colore amaranto sotto la spinta di alcuni ammiratori del Livorno, fra cui l’Ing. Italo Spinoglio, direttore della Società Mineraria, divenuto del frattempo il primo presidente della neo-nata società.

Una partita del 1927

Una partita del 1927

Nella stagione 1929/30 la Unione Sportiva Castelnuovese vinse il campionato provinciale U.L.I.C. (liberi calciatori, oggi amatori).

Un’altra vittoria di campionato fu conseguita nella stagione 1942/43.
Dopo qualche anno di interruzione dovuto al passaggio del fronte, l’attività riprese nel 1947.

I primi anni 50 furono segnati da una grave crisi produttiva che investì anche il settore minerario. In queste condizioni non fu più possibile continuare a mantenere in vita la società di calcio.

Dopo il campionato 1953/54 le attività dell’U.S. Castelnuovese si interruppero.


LA RINASCITA (1966)

Agli inizi degli anni 60, l’eccezionale sviluppo industriale degli anni del “miracolo economico” portarono ad un generale miglioramento delle condizioni economiche. In quegli anni si verificò il passaggio del bacino lignitifero all’ENEL. Le migliorate condizioni di vita, contribuirono in maniera determinante a rilanciare la passione sportiva nel paese.

Cena sociale rinascita società

Cena sociale rinascita società

Nel 1963, nella vicina frazione del Neri, con l’iniziativa del parroco don Spagnoli, coadiuvato da Alfonso Biagioni, Adebaldo Polverini, Antonio Camici ed Omero Quartucci, fu costituita una società di calcio che avrebbe dovuto rappresentare l’intero comune di Cavriglia. Però Cavriglia e Santa Barbara si ritirarono dal progetto iniziale per creare delle proprie squadre partecipanti al campionato di Terza categoria.
Nel 1966, in una saletta del Bar di Castelnuovo, un gruppo di sportivi ricostituì l’Unione Sportiva Castelnuovese.

Rosticciolo (nel 1972)

Rosticciolo (nel 1972)

Sotto la guida del neo-presidente Adebaldo Polverini, il vecchio terreno di gioco (il glorioso “Rosticciolo”) fu liberato dai sedimenti accumulati negli anni di inattività, ampliato e reso perfettamente agibile. Una particolare curiosità era rappresentata dalle cosiddette “tribune naturali” costituite da banchi millenari di laterite.
Grazie ai precedenti sportivi della U.S. Castelnuovese e all’importanza del paese nel panorama produttivo del Valdarno, la Castelnuovese fu ammessa al campionato di Seconda Categoria anziché a quello di Terza.


DAL 1966 AL 1975

La vittoria (1972/73)

La vittoria (1972/73)

Spalti_nuovo_stadio_1974

Spalti nuovo stadio (1974)

In questo periodo la Castelnuovese fu caratterizzata dalle presidenze di Adebaldo Polverini e di Dario Sderci.

Sono anni caratterizzati da un grande coinvolgimento della popolazione.

Festeggiamenti per l'impresa del Ciocco

Festeggiamenti per l’impresa del Ciocco

Si realizza una sorta di azionariato popolare con il sistema delle quote mensili da parte dei soci, si coinvolge decisamente la popolazione femminile e si inseriscono nella vita societaria personaggi provenienti dalle frazioni vicine.

Sono anni che vedono la Castelnuovese sempre ai vertici del campionato di Seconda Categoria culminati con la vittoria nella stagione 1972/73.

L’anno successivo venne inaugurato l’attuale stadio comunale nella parte nuova del paese.

Da ricordare, nel 1974, la finale di Coppa Toscana Juniores disputata a Castelvecchio Pascoli, presso il Ciocco, tra gli juniores della Castelnuovese e del Venturina. Finale persa “immeritatamente” ai tempi supplementari.


LA FINE DEGLI ANNI 70

Pandolfi, Polverini e Sderci

Pandolfi, Polverini e Sderci

Costruz. tribuna coperta

Costruzione della tribuna coperta

Questi furono gli anni del presidente dott. Carlo Pandolfi, personaggio creativo, trascinatore.

In questi anni si raggiunse la punta massima di partecipazione alla vita societaria.

Si arrivò alla costituzione di una serie di gruppi di lavoro, veri esempi di volontariato.

Il leggendario Jashin

Il leggendario Jashin

Grazie al lavoro dei volontari furono realizzati in quegli anni sia l’impianto di illuminazione che la copertura della tribuna. L’impianto di illuminazione fu inaugurato nel 1976 da Artemio Franchi, neo presidente della Lega Nazionale Dilettanti.

Da ricordare il torneo notturno “Guido della Valle” e la seduta di allenamento con la Nazionale dell’U.R.S.S. guidata dal leggendario Jashin.

In quegli anni la squadra sfiorò ripetutamente la promozione in I Categoria.


GLI ANNI 80

Furono gli anni della presidenza Cortesi: Paolo prima, il figlio Marco dopo.

Paolo Cortesi (festa amaranto)

Paolo Cortesi (festa amaranto)

Marco Cortesi (premiazione di un giocatore)

Marco Cortesi (premiazione di un giocatore)

Paolo, imprenditore, manager, allineò la società ai canoni gestionali del calcio.
Furono allestite squadre sempre più competitive, con calciatori di livello superiore. Sono anni che videro la Castelnuovese sempre ai vertici del campionato. Si passò dalla seconda Categoria alla Promozione (allora anticamera della serie D) sfidando squadroni del calibro di Sangiovannese e Sansepolcro. Furono ottenuti due salti di categoria grazie a due ammissioni al campionato superiore, in virtù di due secondi posti.
Memorabile fu il campionato 1989/90 dove una super Castelnuovese dovette accontentarsi della seconda piazza dietro alla Castiglionese dell’ex allenatore Carlo Tiezzi. La Castelnuovese allenata da Loris Beoni, estremamente tecnica, perse qualche punto di troppo in campi stretti, sterrati o al limite della praticabilità e terminò ad 1 punto dalla Castiglionese.
A Paolo subentrò il figlio Marco, con un passato di calciatore amaranto. L’immagine della Castelnuovese diventò quella di una società vincente, di tendenza.
L’era Cortesi si concluse agli inizi degli anni 90 e fu segnata dalla tragica scomparsa di Marco.


I PRIMI ANNI 90

La pesante eredità fu raccolta, in un momento di estrema difficoltà, da Alfonso Biagioni, personaggio che, prima di giungere alla massima poltrona societaria, si era impegnato in ruoli importanti in tutte le gestioni a partire dal 1967.

Biagioni e Matarrese

Biagioni premiato da Matarrese

Figlio di uno dei fondatori della società, espertissimo in materia regolamentare, Biagioni ha formato generazioni di dirigenti. Non a caso il presidente federale Matarrese lo premiò insignendolo di una preziosa benemerenza.

Biagioni lasciò la presidenza per motivi di carattere familiare all’inizio della stagione 1994/95.

La società fu poi gestita da un Comitato di presidenza coordinato da Renato Secciani, personaggio da anni presente in seno al sodalizio con ruoli importanti a livello di responsabilità direttive ed organizzative. Nel 1994/95 la squadra retrocede in I categoria.

Fabio Maddii

Fabio Maddii

L’anno successivo Fabio Maddii, un giovane imprenditore locale con un passato di calciatore amaranto, assunse la guida della Castelnuovese.

Maddii mise in campo il suo bagaglio di esperienza in campo imprenditoriale. Con una serie di scelte mirate dal punto di vista tecnico, su tutte la scelta del “pluridecorato” allenatore Alberto Cappellini, riuscì a centrare la vittoria del campionato precedendo la Baldaccio Bruni di Anghiari.

Nel 1996 venne pubblicato il libro “Settant’anni di cuore amaranto” per festeggiare i 70 anni di storia della società e da cui sono tratte molte notizie riportate in questo sito.


A CAVALLO DEL MILLENNIO

Furono gli anni del presidente Renato Secciani.
Riconquistata la promozione, ed affidatasi alle cure dell’allenatore Giorgio Garozzo (ex giocatore amaranto ai tempi di Cortesi), la Castelnuovese disputò una serie di campionati importanti, piazzandosi sempre nelle prime posizioni.

Secciani e Garozzo

Secciani e Garozzo

Entusiasmante fu il campionato 2000/01 che si concluse all’ultima giornata, dopo un interminabile testa a testa con il Rosia. Una vittoria conquistata da una squadra “corsara” che ottenne 10 vittorie su 15 partite disputate in trasferta.
Commovente l’intervista di Secciani all’emittente Radio Emme subito dopo la fine della partita con il ricordo di Marco Cortesi.
Seguirono due anni in cui la Castelnuovese affrontò il campionato di Eccellenza raggiungendo per due volte la salvezza.
All’inizio della stagione 2003/04 iniziò però un periodo di grave crisi societaria. Fu richiamato Biagioni alla guida della società. La squadra lottò fino all’ultima giornata, ma fu costretta alla retrocessione in Promozione.


I PRIMI ANNI 2000: L’ERA NOSI

Alla fine della stagione 2003/04, la Castelnuovese conobbe una grave crisi di risultati (retrocessione in promozione), e societaria che la portò ad un passo da una nuova sospensione dell’attività agonistica. Al capezzale della sofferente società amaranto, sospinto da un “vecchio” tifoso amaranto, si presentò Piero Nosi (ex consigliere della Sangiovannese). Insieme a Piero tutta la famiglia Nosi: moglie e figlia assunsero un ruolo di primo piano nella gestione della società. Iniziò una nuova rinascita per la Castelnuovese.

Ritorno in Eccellenza

Ritorno in Eccellenza

Con Nosi arrivarono nuove risorse economiche ed un entusiasmo straordinario. I risultati non si fecero attendere: al primo anno subito la vittoria del campionato di Promozione dopo un’interminabile testa a testa con la rivelazione Quarata.
Al secondo anno il terzo posto in eccellenza dietro le corazzate Figline e Scandicci. Un campionato che vide la Castelnuovese primeggiare per le prime 20 giornate, poi, complice anche una serie di infortuni dovette mollare e puntare ai play-off.

finale Playoff

finale Playoff

Ritrovate le energie, la Castelnuovese avanzò nei play-off: eliminò Calenzano, Scandicci e Deruta per arrivare alla finalissima contro il Forte dei Marmi. La serie D ad un passo, ma una traversa nella gara di andata ed un salvataggio sulla linea all’ultimo minuto della gara di ritorno soffocarono la gioia amaranto. Alla guida del sodalizio amaranto l’allenatore Marco Brachi capace di mostrare un gioco offensivo e divertente.
Nelle due successive stagioni si alternarono alla guida tecnica i seguenti allenatori: Brachi, Mascagni, Battistini. I risultati furono inferiori alle attese ma la Castelnuovese ottenne comunque risultati più che dignitosi conquistando l’accesso ai play-off.
Nella stagione 2008/09 Piero Nosi si avvicinà molto alla presidenza della Sangiovannese. Presidente della Castelnuovese diventò la figlia Serena. Le trattative con la Sangiovannese si arenarono e Nosi tornò come “patron” a Castelnuovo.

Vittoria di coppa

Vittoria di coppa

Piero e Serena Nosi

Piero e Serena Nosi

La stagione 2008/09 iniziò in maniera balbettante sotto la guida dell’allenatore Vetrini e si concluse con una faticata salvezza.
Venne però conquistata la coppa Italia a livello regionale ai danni del quotatissimo PietrasantaMarina.
La Castelnuovese partecipò anche alla coppa Italia a livello nazionale, ma venne eliminata dalla squadra umbra del Castel Rigone (poi promossa in serie D grazie alla conquista della finale di coppa Italia).

La stagione 2009/2010 iniziò con un nuovo allenatore (Forasassi) ed un gruppo molto ben motivato. L’obiettivo dichiarato fu la conquista della serie D. Tuttavia il campionato iniziò con due sconfitte. Forasassi fu esonerato e al suo posto fu chiamato Beltrami. La Castelnuovese arrivò nei play-off ma si dovette arrendere alla Pistoiese dopo 2 bellissime e sfortunate partite: la prima al Virgilio Fedini di San Giovanni Valdarno, la seconda al “mitico” Marcello Melani di Pistoia.

Nelle stagioni successive ancora Castelnuovese protagonista sotto la guida di Marco Brachi, Riccardo Mussi e Atos Rigucci. Ancora Play-Off, con la finale persa contro la Sangiovannese nella stagione 2013/2014.

Nella stagione successiva la retrocessione in promozione al termine di una stagione molto travagliata con la sconfitta nei Play-Out contro la Bucinese.


I GIORNI D’OGGI: IL RITORNO AI VALORI PAESANI

La retrocessione nel campionato di Promozione coincide con l’uscita di scena della famiglia Nosi.
La pesante eredità è raccolta da uno dei presidenti storici della società, Renato Secciani che inizia una paziente opera di ricostruzione societaria cercando il ri-compattamento dei rapporti con il paese, con le istituzioni e con i volontari, da sempre il cuore pulsante della società. La squadra è ricostruita riducendo al massimo i costi, ricorrendo a molti ragazzi del paese.

Salvezza ai Play-out

Salvezza ai Play-out contro l’Audace Legnaia

Una sorta di rifondazione amaranto alla ricerca delle radici più profonde dello sport come espressione della comunità locale. La guida tecnica affidata all’allenatore Riccardo Mussi, già alla guida della compagine amaranto qualche anno prima.
La stagione sportiva inizia prevedibilmente tra mille difficoltà ma con la forza del gruppo e con alcuni innesti di qualità ed esperienza si conclude con una emozionantissima salvezza ai Play-out contro l’Audace Legnaia.

L’anno successivo la presidenza passa a Lorenzo Baldi, che aveva già ricoperto un importante ruolo dirigenziale nella stagione 2013/2014. Il programma rimane quello di una squadra espressione del paese, con i volontari a dare supporto a tutte le iniziative legate alla società. Dal punto di vista sportivo la conferma del nocciolo duro di giocatori a km 0. La conduzione tecnica ancora affidata a Riccardo Mussi. Pochi innesti di qualità portarono ad un netto miglioramento della qualità del gioco e il campionato si concluse con un piazzamento di poco sotto alla zona Play-Off.

Nella stagione 2017/2018 la prima squadra è affidata ad un tecnico emergente reduce da ottimi campionati nei settori giovanili: Massimo Zavaglia. La squadra mostra ottimi livelli di gioco, raggiungendo la salvezza con qualche giornata di anticipo, fallendo l’aggancio ai Play-Off nelle ultimissime giornate.

Un po’ più sofferto il campionato 2018/2019. Alla guida della squadra torna Riccardo Mussi poi sostituito da Gabriele Bencivenni, reduce da un’ottima esperienza alla guida dell’Olimpia Palazzolo. La stagione si conclude con una salvezza all’ultima giornata senza passare dai play-out grazie alla “forbice” ai danni del Marino Mercato Subbiano distante più di 9 punti.


I PRESIDENTI DAL 1953 AD OGGI

Libero BONI 1953-1954
Adebaldo POLVERINI 1966-1969
Dario SDERCI 1969-1972
Adebaldo POLVERINI 1972-1975
Carlo PANDOLFI 1975-1980
Paolo CORTESI 1979-1989
Marco CORTESI 1989-1991
Alfonso BAGIONI 1991-1994
Renato SECCIANI 1994-1995
Fabio MADDII 1995-1996
Renato SECCIANI 1996-2003
Alfonso BIAGIONI 2003-2004
Piero NOSI 2004-2008
Serena NOSI 2008-2015
Renato SECCIANI 2015-2016
Lorenzo BALDI 2016-

I CAMPIONATI E I RELATIVI PIAZZAMENTI DAL 1966 AD OGGI

Stagione Campionato Piazz. Vincitore Note
1966/67 II Categoria Bibbienese  
1967/68 II Categoria Subbiano  
1968/69 II Categoria Sinalunghese  
1969/70 II Categoria Castiglionese  
1970/71 II Categoria Cavriglia  
1971/72 II Categoria Terranuovese  
1972/73 II Categoria Castelnuovese Promossa in I categoria
1973/74 I Categoria Fortis Juventus B.S.L Inaugurazione nuovo stadio comunale
1974/75 I Categoria 16° Libertas Tavarnelle Retrocessa in II categoria
1975/76 II Categoria Sansovino  
1976/77 II Categoria Levane  
1977/78 II Categoria Pieve al Toppo  
1978/79 II Categoria Tegoleto  
1979/80 II Categoria Subbiano  
1980/81 II Categoria Monterchiese Ammessa al campionato di I categoria
1981/82 I Categoria Pratovecchio  
1982/83 I Categoria 12° Castiglionese  
1983/84 I Categoria Bibbienese  
1984/85 I Categoria Cavriglia  
1985/86 I Categoria 10° Cortona Camucia  
1986/87 I Categoria Audax Rufina  
1987/88 I Categoria 12° Dicomano Salvezza dopo spareggio con il Subbiano (c. di rig.)
1988/89 I Categoria Fortis Juventus B.S.L. Sconfitta nello spareggio promozione dal Subbiano (c. di rig.)
1989/90 I Categoria Castiglionese Ammessa al campionato di Promozione
1990/91 Promozione Sangiovannese  
1991/92 Promozione Cortona Camucia  
1992/93 Promozione Impruneta Tavarnuzze  
1993/94 Promozione M.M. Subbiano  
1994/95 Promozione 14° Sansovino Retrocessa in I categoria
1995/96 I Categoria Castelnuovese 70_anni_cuore_amarantoPromossa in Promozione. Viene pubblicato il libro “Settant’anni di cuore amaranto”
1996/97 Promozione Poppi  
1997/98 Promozione Castiglionese  
1998/99 Promozione Baldaccio Bruni  
1999/00 Promozione Pontassieve  
2000/01 Promozione Castelnuovese Promossa in Eccellenza
2001/02 Eccellenza 12° N.S. Chiusi Salvezza ai play-out contro la Sinalunghese
2002/03 Eccellenza 10° Calenzano  
2003/04 Eccellenza 16° Poggibonsi Retrocessa in Promozione
2004/05 Promozione Castelnuovese Promossa in Eccellenza
2005/06 Eccellenza Figline Sconfitta nella finale play-off dal Forte dei Marmi
2006/07 Eccellenza Colligiana Eliminata nei play-off dallo Scandicci
2007/08 Eccellenza Calenzano Eliminata nei play-off dalla Pianese
2008/09 Eccellenza Monteriggioni Conquistata la coppa Italia a livello regionale battendo il Pietrasanta marina (c. di rig.)
2009/10 Eccellenza Pianese Eliminata nei play-off dalla Pistoiese 1921
2010/11 Eccellenza Lanciotto Campi Bisenzio Eliminata nei play-off dalla Sansovino
2011/12 Eccellenza Fiesole-Caldine  
2012/13 Eccellenza 11° Olimpia Colligiana  
2013/14 Eccellenza San Donato Tavarnelle Eliminata nei play-off dal SanGiovanniValdarno
2014/15 Eccellenza 15° Valdinievole Montecatini Retrocessa in Promozione dopo Play-out con la Bucinese
2015/16 Promozione 14° Nuova Società Polis. Chiusi Salvezza ai play-out contro l’Audace Legnaia. Festeggiati i 90 anni della società
2016/17 Promozione Antella 99  
2017/18 Promozione 11° Nuova Foiano  
2018/19 Promozione 13° Terranuova Traiana Salvezza grazie alla “forbice”
2019/20 Promozione